Perché dovresti disegnare e dipingere anche se non sai farlo (o pensi di non saperlo fare)

Ti sei mai divertito a giocare a Pictionary o giochi simili, in cui devi far indovinare una parola alla tua squadra disegnando?
Se sì, sai che momenti esilaranti ne possono scaturire.
Non serve avere doti artistiche, anzi, possono essere un ostacolo, perché si rischia di perdere tempo nei dettagli al posto di concentrarsi sull’obiettivo: comunicare in modo efficace e veloce.
E non di rado sono le persone più insospettabili a regalare le soluzioni più ilari e geniali; quelle che solitamente, per carattere o per esigenze lavorative, mostrano solo il proprio lato più serio e razionale, ma in queste occasioni rivelano un’originalità e una creatività non comuni. 

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Ma se ti proponessero di partecipare a un’attività formativa basata sul disegno o sulla pittura, come reagiresti?
Mostreresti lo stesso entusiasmo o ti bloccheresti, pensando di non saper disegnare, di non essere interessato, di non averne bisogno, di non divertirti?

È facile intuire che ci troveremmo molto più probabilmente nella seconda opzione, e la chiave per comprendere questa resistenza sta soprattutto in un fattore: lo scopo dell'attività. 

Nei giochi da tavolo creativi, è opinione comune che l'obiettivo sia comunicare, stimolare associazioni mentali e divertirsi, non realizzare opere d'arte.

Nel disegno o nella pittura spesso invece crediamo che l’obiettivo sia riprodurre fedelmente la realtà, ma, a meno di frequentare scuole d’arte o di scegliere deliberatamente la pittura iperrealistica, questo non è altro che un fraintendimento mosso dalla nostra perenne ansia da prestazione: anche in questo caso lo scopo è comunicare, stimolare associazioni mentali ed emozioni!

Con questo obiettivo in mente, disegnare e dipingere diventano allora strumenti per comunicare ed esprimersi, intrinsecamente privi della pressione del risultato estetico. E, come tali, possono essere un supporto nella vita quotidiana: pensa a quanto sono efficaci i disegni semplici e immediati per spiegare concetti complessi, o a quanto è chiaro l’intervento di un collega che illustra la sua idea graficamente (d’altra parte, proprio su questo si basa il visual thinking, una tipologia di comunicazione ormai tanto diffusa quanto efficace).

Come fare, allora, per superare il blocco iniziale composto da fastidio, ansia e imbarazzo che ci impedisce di prendere in mano una matita o un pennello e iniziare a utilizzarli come strumento di supporto quotidiano?

Partiamo dal presupposto che non avere doti artistiche o una preparazione pregressa non è uno svantaggio.
Anche se è la prima volta che prendi in mano un pennello in età adulta, potrai comunque cogliere il massimo dall’attività; anzi, sarai portato ad approcciarla più liberamente, senza concentrarti troppo sui dettagli o sul cercare la qualità artistica, lasciando spazio alla tua espressione naturale.

Detto questo, ecco come proviamo a farlo nei corsi e workshop di Intelligenza Liquida:

  • Tieni bene a mente l’obiettivo. Se stai utilizzando il disegno e la pittura come strumento per esprimerti o per comunicare, concentrati all’efficacia, non sull’estetica; questo pensiero ti aiuterà a tenere a bada l’ansia da prestazione.
  • Sospendi il giudizio. Non importa se quello che realizzi sia bello o brutto, conta quanto sia funzionale per te. Cerca di ritrovare l’entusiasmo dell’infanzia, quando disegnavi e dipingevi per il puro piacere di farlo, senza preoccuparti del risultato, senza temere il giudizio tuo e altrui.
  • Goditi il processo senza focalizzarti sul risultato. Nell’ottica di valutare e massimizzare il risultato, il processo ci appare spesso solo un fastidioso passo obbligatorio da sbrigare nel più breve tempo possibile. Ma, secondo la nostra esperienza, molto spesso le rivelazioni più interessanti sono legate al come il nostro pensiero cambia e si adatta durante lo svolgimento di un’attività. Il risultato finale diventa quindi, ai nostri fini, quasi ininfluente.
  • Concediti di perdere il controllo. Siamo perennemente ossessionati dalla necessità di avere il controllo della situazione, ma quando riusciamo a lasciarci andare siamo capaci di sorprenderci per le molteplici risorse che sappiamo mettere in gioco. Anche questa è una competenza che va allenata, e noi ci facciamo aiutare dall’acquerello, che per sua natura è una tecnica che si presta all’incontrollabilità!
  • Accogli quello che riesci a fare. Siamo spesso molto, forse troppo esigenti nei confronti di noi stessi. Ma saper accettare i nostri limiti e valorizzare in ogni caso il nostro lavoro e il nostro impegno ci aiuta nel processo di miglioramento continuo: alleniamoci ad esercitare empatia nei confronti di noi stessi.
  • Esci dalla tua comfort zone. Svolgere attività nuove, soprattutto quelle in cui pensiamo di non essere adeguati, è fonte di grande stress. Ma è anche l’occasione per esercitare l’ottimismo: esiste sicuramente un modo per raggiungere l’obiettivo, e noi dobbiamo solo trovarlo.

Vuoi iniziare ad allenarti insieme a noi?
Non lasciarti spaventare da matite e acquerelli, pensali come strumenti al tuo servizio per comprendere, sviluppare e allenare le tue competenze emotive.

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